Il basilico è il re degli orti mediterranei. Lo stesso suo nome, di origine greca, ne indica la dignità regale e sacra. In Grecia, infatti, questo aroma non è utilizzato in cucina, ma coltivato in vaso e utilizzato per onorare con il suo profumo inebriante le immagini devozionali.
Appartengono a questo genere circa 150 specie di piante aromatiche. È un’erba annuale, alta dai 10 a 40 centimetri, con fusto eretto poco ramificato e foglie di colore verde brillante, ovali e bombate con margine liscio. I fiori, che sbocciano tra giugno e luglio, sono di colore bianco e piccoli, simili a quelli del timo e dell’origano.
Noto per il profumo intenso e gradevolmente aromatico, il basilico, originario delle regioni tropicali dell’Asia, coltivato in Persia e in India, giunse in Europa nel Basso Medioevo e successivamente si diffuse in Europa. Il suo nome deriva dall’aggettivo greco basilikòs, ovvero “degno del re, regale” e in Francia è chiamato anche herbe royale, a sottolineare l’importanza attribuitagli. È preferibile utilizzarlo fresco per non perdere le sue proprietà curative.
Proprietà: aromatico, digestivo, antipiretico, sedativo, antispasmodico
Uso interno: è efficace nella cura di molte affezioni urinarie, nelle infiammazioni renali e nei casi diminzione dolorosa. Consumato crudo sui cibi aiuta il processo digestivo. L’infuso è usato per curare il raffreddore, influenza, mal di testa dolori mestruali, nausea e crampi addominali.
Uso esterno: come decotto nella cura di afte, infezioni cutanee e punture di insetti. Aggiungere l’infuso all’acqua per un bagno tonificante e profumato. Buono crudo sulle pietanze. Notoriamente è uno degli ingredienti principali del pesto, assieme a pinoli, olio extravergine d’oliva e formaggio grana.
Secondo Plinio il Vecchio il basilico sarebbe dotato di potere afrodisiaco.