Quante volte, sentendo un profumo particolare, ci affiorano alla mente sensazioni ed emozioni capaci di suscitare ricordi molto vividi. In molti sono, infatti, consapevoli del potere evocativo che possiedono gli aromi. Questo potere non è però frutto della casualità: sono ormai moltissimi gli scienziati che si dedicano allo studio della correlazione tra aromi ed emozioni. Il loro legame si realizza nel sentire un profumo noto che è in grado di riportarci a situazioni passate in modo istintivo e inconscio.
Un mazzo delle nostre erbe aromatiche preferite può far sprigionare ricordi del nostro passato quando, per esempio, i nostri nonni le coltivavano nell’orto in estate e poi le conservavano con cura per portare nell’inverno tutta la freschezza e la bontà di quelle piante. La memoria olfattiva è molto sviluppata in ognuno di noi, è sufficiente sentire casualmente un profumo per ridestare in noi un’ondata di ricordi spesso sopiti. L’odore è infatti il più grande alleato dei ricordi innescando, a seconda dei casi, la nostra nostalgia, la nostra malinconia, la nostra gioia o la nostra tristezza.
“Quando di un antico passato non sussiste niente, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più fragili ma più intensi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore restano ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto il resto, a reggere, senza piegarsi, sulla loro gocciolina quasi impalpabile, l’immenso edificio del ricordo”. Marcel Proust